Farmaci anti-infiammatori non steroidei e sequenza infiammazione dell'esofago - esofago di Barrett - adenocarcinoma


L'incidenza di adenocarcinoma esofageo è notevolmente aumentata negli ultimi decenni e l'esofago di Barrett è considerato come la lesione precursore di questo tumore.

Lo scopo di uno studio è stato quello di quantificare il rischio di adenocarcinoma associato al consumo di antinfiammatori non-steroidei ( FANS ) e determinare in quale fase della chemioprevenzione questi farmaci sono più efficaci nella sequenza processo infiammatorio esofageo - esofago di Barrett - adenocarcinoma.

Una revisione della letteratura è stata effettuata per identificare gli studi pubblicati tra il 1998 e il 2009 per stime di rischio rilevanti.

Sono stati esaminati 4 studi di coorte e 10 studi caso-controllo.

L'uso di Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ) e di farmaci antinfiammatori non-steroidei diversi dall’Aspirina nella popolazione generale è stato associato ad un ridotto rischio di adenocarcinoma ( odds ratio, OR=0.73; OR=0.84, rispettivamente ).

L'uso di tutti i farmaci anti-infiammatori non steroidei è risultato associato a un ridotto rischio di adenocarcinoma ( rischio relativo RR=0.64 ) nei pazienti con esofago di Barrett.
Tuttavia, non sono stati trovati evidenti relazioni dose-effetto.

Inoltre, è stata osservata un’ associazione inversa tra l'uso dei farmaci e il rischio di adenocarcinoma in persone senza una storia di disturbi del tratto gastrointestinale superiore ( OR=0.57, p=0.12 ).

La meta-analisi ha mostrato un effetto protettivo dei farmaci antinfiammatori non-steroidei sul rischio di adenocarcinoma.
Inoltre è emerso che i farmaci potrebbero agire anche dopo la formazione dell'epitelio di Barrett nella sequenza infiammazione esofagea - esofago di Barrett - adenocarcinoma. ( Xagena_2010 )

Wang F et al, Dis Esophagus 2010; Epub ahead of print



Link: MedicinaNews.it

Gastro2010 Onco2010 Farma2010

XagenaFarmaci_2010