Gastrectomia profilattica: indicazioni e tempi di intervento chirurgico


La gastrectomia profilattica dovrebbe essere fortemente consigliata ai portatori di una mutazione germinale CDH1 con comprovata patogenicità.

Alcuni sostengono che il termine gastrectomia profilattica è impreciso e preferiscono il termine gastrectomia di riduzione del rischio, perché la maggior parte dei portatori della mutazione hanno già carcinoma gastrico a cellule ad anello con castone ( SRCC ) microscopico, al momento dell’intervento chirurgico.
La gastrectomia totale per questi pazienti, tuttavia, elimina completamente il rischio di tumore gastrico ed è veramente profilassi in quanto impedisce la morte per carcinoma gastrico invasivo.

La tempistica ottimale per la gastrectomia profilattica è sconosciuta e di solito è altamente variabile da individuo a individuo.
Dal momento che questo intervento ha un impatto importante sulla qualità di vita, la decisione di sottoporsi a gastrectomia profilattica dovrebbe essere ben valutata, equilibrata, preparata e programmata.

Nella fase decisionale è essenziale una consulenza in cui vengono valutati i pro e i contro dell'intervento.
La procedura dovrebbe essere discussa e offerta ai portatori di una mutazione germinale patogenetica di CDH1 nella prima età adulta, in genere tra i 20 e i 30 anni.
In base alla forma fisica del portatore di mutazione e alle complicanze legate alla chirurgia, la gastrectomia profilattica in età superiore ai 75 anni deve essere valutata attentamente.
Il fenotipo della famiglia, in particolare l'età di insorgenza del cancro nei probandi, dovrebbe essere preso in considerazione.

E’probabile che ci sia un periodo di dormienza in cui l'adenocarcinoma a cellule ad anello con castone non diffonda o progredisca finché ha un indice di proliferazione basso e l'età per la gastrectomia profilattica è generalmente inferiore a quella del cancro conclamato.
Questo potrebbe spiegare perché tante persone si trovano ad avere tumori stadio T1 N0 dopo la gastrectomia profilattica.

I pazienti che sviluppano carcinoma gastrico diffuso, sintomatico, ampiamente invasivo, hanno una prognosi sfavorevole con meno del 10% con malattia potenzialmente curabile.
Anche se la malattia è potenzialmente curabile, il tasso di sopravvivenza a 5 anni non supera ancora il 30%.

Con l’aumento della conoscenza della storia naturale dei tumori gastrici a cellule ad anello con castone della mucosa, potrebbe essere possibile rinviare senza rischi la gastrectomia profilattica in alcuni pazienti, ma fino a quel momento è più sicuro raccomandare l’intervento chirurgico all’inizio della vita adulta.
Ciò ha implicazioni per il follow-up a lungo termine dei pazienti sottoposti a gastrectomia profilattica e rafforza la necessità di un team multidisciplinare che si prenda cura di questi pazienti per il resto della loro vita, in modo simile ai pazienti che hanno subito un intervento di chirurgia bariatrica per obesità. ( Xagena_2017 )

Fonte: Gruppo Italiano Ricerca Cancro Gastrico ( GIRCG ), 2017

Xagena_Medicina_2017