Adenocarcinoma dell’esofago e della giunzione esofagogastrica e rapporto col fumo di sigaretta


Gli studi precedenti, che hanno mostrato un'associazione tra fumo e adenocarcinomi dell'esofago e della giunzione esofago-gastrica, sono risultati limitati nella loro capacità di valutare le differenze in base a sito del tumore, sesso, dose-risposta e durata dell'interruzione del fumo di sigaretta.

Sono stati utilizzati dati primari di 10 studi caso-controllo di popolazione e 2 studi di coorte del Barrett's Esophagus and Esophageal Adenocarcinoma Consortium, e l’analisi è stata ristretta a uomini e donne di razza bianca non-ispanici.

I pazienti sono stati classificati come affetti da adenocarcinoma esofageo ( n=1.540 ), adenocarcinoma della giunzione esofagogastrica ( n=1.450 ) o una combinazione di entrambi ( tutti gli adenocarcinomi; n=2.990 ), mentre i controlli ( n=9.453 ) erano basati sulla popolazione.

Gli odds ratio ( OR ) riassuntivi hanno mostrato forti associazioni tra fumo di sigaretta e adenocarcinoma esofageo ( OR=1.96 ), adenocarcinoma della giunzione esofago-gastrica ( OR=2.18 ) e tutti gli adenocarcinomi ( OR=2.08 ).

In aggiunta, è emersa una forte associazione dose-risposta con i pacchetti di sigarette-anno e ciascun esito ( P<0.001 ).

Rispetto ai fumatori correnti, una più lunga cessazione del fumo è risultata associata a una diminuzione del rischio di tutti gli adenocarcinomi dopo aggiustamento per pacchetti-anni (minore di 10 anni di interruzione del fumo: OR=0.82; maggiore o uguale a 10 anni di interruzione del fumo: OR=0.71 ).

Gli odds ratio riassuntivi specifici per il sesso sono risultati simili.

In conclusione, il fumo di sigaretta è associato a un aumento dei rischi di adenocarcinoma dell'esofago e della giunzione esofago-gastrica in uomini e donne bianche; rispetto agli attuali fumatori, la cessazione del fumo è risultata associata a una riduzione dei rischi. ( Xagena_2010 )

Cook MB et al, J Natl Cancer Inst 2010; 102: 1344-1353



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