Omeprazolo nel trattamento delle ulcere duodenali, ulcere gastriche ed esofagiti da reflusso


L’Omeprazolo ( Antra, Losec ) è un farmaco che trova impiego nel trattamento a breve termine di ulcere duodenali, ulcere gastriche ed esofagiti da reflusso. Inoltre si ricorre al trattamento con Omeprazolo per i casi di ulcera peptica quando associata a infezione da Helicobacter pylori.
Il farmaco viene somministrato anche nella profilassi delle ulcere gastriche e duodenali e della gastropatia erosiva associate all’assunzione continuativa di farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ) e nella prevenzione delle recidive dell’esofagite da reflusso e della malattia da reflusso gastroesofageo.
Altri impieghi sono il trattamento della dispepsia funzionale non ulcerosa e la sindrome di Zollinger-Ellison.
L’Omeprazolo può essere somministrato anche ai bambini con età superiore ai 2 anni per la cura della grave esofagite da reflusso gastroesofageo per un periodo mai superiore ai 2 mesi di tempo.

Posologia

Per via orale nel trattamento dell’ulcera gastrica benigna e ulcera duodenale, Omeprazolo 20 mg una volta al giorno per 4 settimane nell’ulcera duodenale e per 8 settimane nell’ulcera gastrica. Nei casi particolarmente gravi oppure nelle recidive il dosaggio va aumentato fino a 40 mg al giorno.
Nella terapia di mantenimento dell’ulcera duodenale ricorrente vanno assunti 20 mg una volta al giorno.
Nella profilassi dell’ulcera duodenale somministrare 10 mg al giorno aumentabili fino a 20 mg nell’eventualità di ricorrenza dei sintomi.
Nel trattamento dell’ulcera gastrica o duodenale associata a FANS ed erosioni gastroduodenali 20 mg al giorno per 4 settimane. Nel caso in cui la guarigione non sia completa, ripetere il trattamento per altre 4 settimane.
Per il trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison ( combinazione di ulcere duodenali multiple ) iniziare con una somministrazione di 60 mg al giorno e poi passare alla dose usuale che si attesta tra un minimo di 20 e un massimo di 120 mg al giorno.
Per la malattia da reflusso gatroesofageo assumere 20 mg una volta al giorno per un totale di 4 settimane a cui faranno seguito altre 4-8 settimane nel caso non vi sia stata una guarigione completa.
Nel trattamento a lungo termine della malattia da reflusso acido da 10 a 20 mg al giorno ( il dosaggio più alto trova indicazione in soggetti che riferiscono ripresa dei sintomi ).
Nella dispepsia acido-correlata l’indicazione terapeutica è di 10-20 mg una volta al giorno per la durata di 2-4 settimane ( da valutarsi in base alla risposta ).
Per i bambini con esofagite ulcerativa grave da reflusso se di età superiore a un anno e con peso tra i 10 e i 20 kg il dosaggio è di 10 mg una volta al giorno ( se necessario aumentabili a 20 mg ) per un periodo di 4-12 settimane. Per bambini con peso al di sopra dei 20 kg il dosaggio indicato è di 20 mg aumentabili, in caso di bisogno, fino a 40 mg e per un tempo di 4-12 settimane.
Per via endovenosa, profilassi dell’aspirazione acida durante anestesia, 40 mg un’ora prima dell’intervento chirurgico.
Ulcera gastrica benigna, ulcera duodenale e reflusso gastroesofageo: 40 mg al giorno di Omeprazolo fino a quando non è possibile passare a somministrazione orale.

Controindicazioni

L’Omeprazolo è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo o a uno o più degli eccipienti.
Il farmaco non deve essere assunto in gravidanza e durante l’allattamento.

Effetti indesiderati

Di norma l’Omeprazolo è un farmaco ben tollerato e le reazioni secondarie verificate sono state di scarsa entità e di facile reversibilità.
Sono stati riscontrati casi di alterazioni del sistema ematico e linfatico, del sistema immunitario, del metabolismo e della nutrizione, del sistema nervoso, delle vie respiratorie, toraciche e mediastiniche, del gusto, della vista, alterazioni gastrointestinali, epatobiliari, muscolo-scheletriche, della cute e del tessuto sottocutaneo, del tessuto connettivo e osseo, dell’apparato renale e delle vie urinarie.
Tra le reazioni più comuni si possono citare episodi di mal di testa, dolore addominale, costipazione, diarrea, flatulenza, nausea e vomito.
Raramente si sono avute: leucopenia, trombocitopenia, agranulocitosi, pancitopenia, reazioni di ipersensibilità ( angioedema e shock anafilattico ), edema periferico e iponatriemia, agitazione, confusione mentale reversibile, depressione, aggressività e allucinazioni nei casi di pazienti gravemente ammalati.

Interazioni con altri farmaci

L’assorbimento di alcuni farmaci ( Ketoconazolo e Itraconazolo ) può essere modificato per la ridotta acidità intragastrica.
Essendo l’Omeprazolo metabolizzato a livello epatico attraverso il citocromo P450 2C19 ( CYP2C19 ) possono essere prolungati i tempi di eliminazione di Diazepam, Fenitoina, Warfarin ( R-Warfarin ) e altri antagonisti della vitamina K.
Viene raccomandato il monitoraggio dei pazienti in trattamento con Fenitoina, in quanto può rendersi necessaria una riduzione della dose di questo farmaco. ( Xagena_2010 )

Fonte. Scheda tecnica Omeprazolo, 2010



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