Inibitori della pompa protonica nella malattia da reflusso gastroesofageo infantile: efficacia e sicurezza


È stata condotta una ricerca di letteratura per valutare l'efficacia e la sicurezza degli inibitori della pompa protonica nel trattamento della malattia da reflusso gastroesofageo in bambini di età inferiore a un anno.

La malattia da reflusso gastroesofageo è fonte di dolore e disagio negli adulti; nei neonati, i sintomi che si pensa siano indicativi di stimoli dolorosi non hanno chiare relazioni di causa-effetto con la malattia da reflusso gastroesofageo.

Gli inibitori della pompa protonica sono utili per alleviare i sintomi della patologia nella popolazione adulta, ma la loro utilità nel ridurre i comportamenti associati a malattia da reflusso gastroesofageo nei bambini è ancora discutibile, nonostante un forte aumento delle prescrizioni di inibitori della pompa protonica nei bambini al di sotto di un anno di età.

In tutti gli studi esaminati, i neonati trattati con inibitori della pompa protonica non hanno mostrato una diminuzione significativa dei comportamenti percepiti come causati da malattia da reflusso gastroesofageo.

Il più grande studio controllato con placebo condotto fino ad oggi ha trovato che i tassi di eventi avversi sono risultati aumentati nel gruppo trattato con inibitori della pompa protonica rispetto al gruppo placebo, mentre gli altri studi revisionati non hanno riportato alcuna differenza negli effetti avversi con l'uso di inibitori della pompa protonica.

In conclusione, gli studi clinici hanno dimostrato che la terapia con inibitori della pompa protonica non rappresenta un trattamento efficace per i comuni sintomi associati a malattia da reflusso gastroesofageo infantile.
Le prove a sostegno dell’efficacia degli inibitori della pompa protonica nei bambini sono contrastanti e sono necessari studi randomizzati, controllati con placebo, compiuti su più larga scala, per stabilire meglio il ruolo degli inibitori della pompa protonica nei bambini con malattia da reflusso gastroesofageo. ( Xagena_2010 )

Higginbotham TW, Ann Pharmacother 2010; 44: 572-576



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