Carcinoma metastatico del colon-retto e altri tumori solidi: Axitinib in combinazione con Bevacizumab più chemioterapia o chemioterapia da sola
Axitinib ( Inlyta ) e Bevacizumab ( Avastin ) sono terapie mirate contro il fattore di crescita dell’endotelio vascolare ( VEGF ).
In uno studio, i pazienti con tumori solidi precedentemente trattati hanno ricevuto Axitinib ( dose iniziale 5 mg 2 volte al giorno ) in combinazione con FOLFOX più Bevacizumab ( 1, 2 o 5 mg/kg, coorti 1-3, rispettivamente ), FOLFIRI ( coorte 4 ), o FOLFOX ( coorte 5 ).
E’ stata valutata la sicurezza e la farmacocinetica.
Sono stati inseriti nello studio 30 pazienti ( n=16, 8, e 6 per le coorti 1-3, 4 e 5, rispettivamente ).
I parametri delle concentrazioni plasmatiche e della farmacocinetica ( PK ) sono risultati simili quando i farmaci sono stati somministrati da soli e in varie combinazioni.
La maggior parte degli effetti collaterali occorsi durante il trattamento sono stati da lievi a moderati e clinicamente gestibili ( i più comuni: nausea, stanchezza, diarrea, anoressia, ipertensione ).
Complessivamente, 2 dei 4 pazienti trattati con Axitinib con FOLFOX più 5 mg/kg di Bevacizumab hanno manifestato tossicità dose-limitante con impossibilità a riprendere il trattamento per 14 giorni in seguito a interruzione ( eventi avversi associati: ipertensione ); la dose massima tollerata di Bevacizumab in questa combinazione è stata di 2 mg/kg.
Nessuna tossicità dose-limitante si è verificata con Axitinib più FOLFIRI o FOLFOX; 10 pazienti hanno presentato una parziale risposta del tumore confermata mediante RECIST ( tasso di risposta obiettiva: 33.3% ).
In conclusione, Axitinib è risultato ben tollerato in combinazione con FOLFOX, FOLFIRI o FOLFOX più 2 mg/kg di Bevacizumab.
Le interazioni farmacocinetiche sembrano essere assenti. ( Xagena_2010 )
Sharma S et al, Ann Oncol 2010; 21: 297-304
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