L’uso degli inibitori della pompa protonica rappresenta un fattore di rischio indipendente di infarto miocardico


C'è dibattito riguardo allo sviluppo di sindrome coronarica acuta nei pazienti in trattamento con inibitori della pompa protonica ( PPI ) in combinazione con l’antiaggregante piastrinico Clopidogrel ( Plavix ).
Tuttavia, i dati riguardo all'effetto degli inibitori della pompa protonica sul rischio di infarto del miocardio sono limitati.

Ricercatori del Taipei Veterans General Hospital ( Taiwan ) hanno esaminato il rischio di infarto miocardico tra gli utilizzatori degli inibitori della pompa protonica senza storia di infarto del miocardio.

Nello studio basato sul punteggio di propensione sono stati inclusi 126.367 utilizzatori di inibitori della pompa protonica e 126.367 non-utilizzatori.

Dopo 120 giorni di follow-up, l'uso di inibitori della pompa protonica è risultato associato a un rischio di infarto miocardico 1.58 volte maggiore ( hazard ratio aggiustato, HR= 1.58 ).

Nello studio caso-crossover, gli odds ratio aggiustati degli inibitori della pompa protonica per il rischio di infarto miocardico erano 4.61 per la finestra di 7 giorni e 3.47 per la finestra di 14 giorni.

Dallo studio è emerso che l'uso degli inibitori della pompa protonica può essere associato in modo indipendente a un aumentato rischio di infarto miocardico.
Tuttavia, i benefici degli inibitori della pompa protonica possono superare di molto i rischi di effetti avversi cardiovascolari.
Il numero necessario per causare un danno ( NNH ) è pari a 4357. ( Xagena_2014 )

Shih CJ et al, Int J Cardiol 2014; 177: 292-297

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